a cura di Rossana Bossaglia
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Guido Lodigiani | Scultore
APPASSIONATE METAFORE GIOCHI DI BIMBI Galleria il Triangolo | Cremona, 1996

La produzione di Guido Lodigiani si inserisce assai bene in quel filone della scultura italiana che nella seconda metà del nostro secolo ha continuato a tener vivo e fecondo il senso della modellazione plastica, quindi della sostanza ponderale delle figure, ma ha proiettato le immagini nella direzione di un teso dinamismo, in una sorta di sfida, sia sul piano tecnico che quello espressivo.

Se mi sono riferita nello specifico all’area italiana non è solo perchè è quella con cui ovviamente Lodigiani ha avuto un più diretto contatto formativo, ma perchè è mia fondata convinzione che la nostra scultura moderna abbia una qualità mediamente assai alta, che brilla nei confronti internazionali.

Lodigiani si situa dunque in un contesto d’alto prestigio che è insieme uno sprone impegnativo: penso, come retroterra della sua fantasia e delle sue soluzioni compositive, a Pericle Fazzini ma anche ad Agenore Fabbri; penso ad Alik Cavaliere.
Presupposti su cui egli certo ha meditato, prendendo poi la sua strada personale e originale.

 

Rossana Bossaglia, in “Guido Lodigiani”, catalogo della mostra, Galleria Il Triangolo, Cremona, 1996.


 
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